Breve, momentaneo,
temporaneo, passeggero, precario, fragile,
labile sono aggettivi che le attuali contingenze pandemiche,
ecologiche, climatiche, belliche, politiche, economiche, sociali ci
hanno abituato a impiegare ormai quasi compulsivamente e
indiscriminatamente per parlare dei minimi come dei massimi sistemi.
Se stabilire una volta per tutte se è ‘la funzione che crea
l’organo’ o è l’‘organo che crea la funzione’ tutto
sommato resta ancora una questione di lana caprina, è possibile
almeno cogliere/focalizzare la dimensione relazionale
inter-implicativa e per così dire agglutinante del ‘fenomeno’.