In un lembo di paese in cui la storia ha tradito il mito, dove scendendo verso sud la terra pare abbandonarsi alla dolcezza del mar Ionio e, dal lato opposto, conserva conoscenza dell’asperità della montagna, nei pressi del piccolo centro di Mammola - celebre per la lavorazione dello stocco -, sorge, quasi improvvisamente, su una rupe, una delle più interessanti esperienze artistiche del secondo Novecento italiano, il parco-museo «laboratorio vivo» Musaba.
Lo splendido libro di Luisa Passerini, In difesa di don Giovanni. Mitobiografia di una femminista (Manifestolibri, Roma 2020), ci porta a riconoscere , con Bernhard, come la vicenda biografica non si limiti alle articolazioni dell'io ma si inserisca all'interno di un complesso di relazioni biologiche, sociali, simboliche, culturali, storiche, che la concretizza multilateralmente e così la significa sempre diversamente.