12.05.2024
Negli anni Cinquanta arrivano in Italia i primi elaboratori
elettronici e parte il tentativo da parte dell'industria di realizzare
un proprio settore informatico. Alle misteriose vicende che accompagnano
tali sviluppi scientifici si affianca quella trasformazione dei sistemi
di produzione e sociali che viene definita con il termine
"postfordismo".
In tutto il mondo ed anche in Italia si apre una nuova epoca in cui le
potenzialità rivoluzionarie della nuova scienza informatica e telematica
sono piegate agli interessi meschini dell'egoismo privato e alla
conseguente produzione di nuove forme dell'alienazione dell'essere
spirituale, individuale e collettivo.
I tre volumi della ricerca su Le radici dell'Hacktivism in Italia,
raccontano la storia di come un movimento dello spirito fortemente
connesso con l'operaismo e i movimenti anti-imperialisti italiani abbia
attraversato tali trasformazioni producendo teorie, pratiche e culture
antagoniste, gioiose, cooperative ed altruiste che hanno cercato di
indirizzare tali nuovi orizzonti del progresso tecnologico e sociale
verso il bene comune.
La ricerca presenta una rapida elencazione cronologica commentata di tali vicende nel periodo che parte dal 1969 - l'anno in cui domina la narrazione del progresso scientifico attraverso lo sbarco sulla luna - ed approda al 1984, l'anno Orwelliano in cui all'esplosione della produzione e diffusione dei nascenti personal computer, si affianca la diffusione di un immaginario distopico per quanto riguarda la nuova vita quotidiana dei cittadini e i relativi diritti sociali e civili, crisi del lavoro e nuovi modelli del controllo sociale, culturale ed antropologico dell'essere individuale e collettivo.
Dal 1984 la ricerca svolta nei tre volumi procede con maggiore
documentazione, attraversando la nuova esplosione delle realtà virtuali e
delle reti telematiche ad inizio Novanta, sino a giungere, alla metà
degli anni Novanta al terremoto provocato dall'avvento del World Wide
Web, di cui si commentano gli sviluppi fino al 1996. E' in questa
seconda fase che i movimenti dell'Hacktivism sperimentano ed applicano
nuovi modelli di sviluppo, alternativi ed antagonisti, delle tecnologie
informatiche e telematiche, in continuità e spesso in un intreccio di
storie, luoghi e soggetti, con le pratiche e le teorie sviluppate dai
movimenti negli anni precedenti.
Tali pratiche e teorie costituiscono le radici su cui sorgeranno
negli anni seguenti le culture dell'Hacktivism italiano, un futuro che è
anche il nostro presente.
I nuovi due Volumi 2 e 3 della ricerca contengono l'analisi di alcune migliaia di articoli, libri e riviste.
Moltissimi sono gli autori ed i soggetti citati e se ne prova a fare una
lista selezionata alla fine di ciascuno dei due Volumi, che raccoglie
alcune centinaia di nominativi organizzati per categorie.
La Bibliografia unificata dei tre Volumi, di 123 pagine, non essendo
stato possibile inserirla nei nuovi due Volumi, viene pubblicata solo
online.
Un altro file disponibile solo online è la Cronologia
unificata dei tre Volumi, che copre l'intero arco dal 1969 al 1996, per
permettere una più rapida ricognizione ai ricercatori.
Una particolare ricchezza della nuova ricerca svolta è data dalla
presenza nel Volume 2 di dodici capitoli introduttivi che organizzano e
presentano i contenuti della Cronologia degli anni 1990-1996 per
differenti ambiti tematici, suddivisi a loro volta in tre aree
principali:
- La prima area, PENSIERO, PRATICHE, STORIE E SOGGETTI DELL’HACKTIVISM, presenta le storie ed i soggetti principali, oltre che specificatamente circoscrivibili all’area dell’hacktivism;
- La seconda area TENDENZE CULTURALI, MEDIALI E MISTICHE, TRA ANTAGONISMO E PALAZZO
presenta una serie di soggetti e tendenze esterne all’area
dell’hacktivism, ma che sono per alcuni aspetti ricollegabili ad essa;
- La terza area LIBERISMO, IMPERIALISMO, REPRESSIONE E CONTROLLO DELL’IMMAGINARIO,
infine, presenta storie e soggetti che fungono da contesto all’area
dell’hacktivism, ma che aiutano a inquadrarne la storia sociale e il
senso storico che è stato ad essa imposto all’interno delle
trasformazioni postfordiste in corso.
L'insieme di tali tre aree presenta inizialmente una riflessione
sugli influssi del pensiero marxista e operaista nella critica radicale
al modello postfordista e all’impresa immateriale, con approfondimenti
sul tema del General Intellect, del reddito garantito e sull’impresa
sociale, tema che fu argomento di discussione nell'area dei centri
sociali intorno alla metà degli anni Novanta.
A tale riflessione fa seguito la presentazione dei principali soggetti
che hanno partecipato a porre le basi per la nascita delle culture
dell'Hacktivism in quell'ultima decade prima dell'avvento del World Wide
Web: il Coordinamento Nazionale Antinucleare Antimperialista, nato nel 1983, l’European Counter Network (Ecn), nata nel 1989, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (Ezln), concretizzatosi in rete principalmente a partire dal 1994, l'area del Cyberpunk e la nascita del primo forum Cyberpunk di messaggi in rete nel 1991 e della rete telematica di Bbs Cybernet (1993), di cui sono presentati alcuni tra i principali gruppi, come Decoder (1986), Strano Network (1993), Avana Bbs (1994), Tactical Media Crew
(1995) e diversi altri soggetti ancora. In tale contesto sono descritte
le storie relative agli ambiti del software libero, al rapporto tra
autonomia ed hacktivism, così come tra tecnologia e rivoluzione, ma
anche le nascenti idee di Taz, l’hacking sociale, i Netstrike (dal 1995), il cyberfemminismo e gli Hack Lab.
Intorno a tali nuclei di antagonismo hanno gravitato un'altra serie di
storie e soggetti che vengono descritte in tali contesti: la
sperimentazione del circuito di scambi telematici Okkupanet sorto all'inizio del 1990 in seno alle occupazioni nelle scuole ed università fatte dal movimento della Pantera , la rete Peacelink
(forum messaggi nel 1991 e rete indipendente dal 1992), altri movimenti
giovanili e reti telematiche alternative o semplicemente amatoriali.
Insieme a tali nuclei e soggetti principali hanno gravitato una grande varietà di altri soggetti, storie e tendenze culturali, meno centrali per le culture dell'hacktivism, ma che si sono per alcuni versi intrecciate da una parte con la rivoluzione dal basso dei movimenti antagonisti e dall'altra con i nuovi sviluppi delle tecnologie digitali e telematiche, o semplicemente, ne hanno accompagnato il rumore di fondo che l'immaginario mediale mainstream stava promuovendo intorno a tali trasformazioni.
In tale contesto sono sviluppati degli specifici approfondimenti sulla
letteratura, il cinema, le serie tv, i fumetti, i giochi di ruolo e i
videogame "cyberpunk" ed altri ambiti e mode culturali di tipo cyber,
come il fenomeno, ad esempio, dei nascenti Cyber Cafè.
Un discorso specifico e a parte viene fatto su una serie di altri fenomeni culturali ed artistici, come l'Hacker Art, il Neo-situazionismo, il Collettivo Transmaniacon e il successivo fenomeno del nome multiplo Luther Blissett, l'intreccio tra la mail art e le nascenti reti telematiche e lo strabordante fenomeno mediale della Cyber-psichedelia ed i relativi Zippies, con l'alone di misticismo, droghe virtuali ed altre tendenze di tipo "new age" che si sono affiancati a quest'ultime tendenze.
Molte di tali nuove tendenze emergono in continuità con l'uso delle nascenti tecnologie di realtà virtuale, altro ambito che viene documentato in modo ricco, ma volutamente non in modo approfondito, avendo esso ampiamente prestato il fianco alle logiche del Comando capitalista.
Viene solo sfiorata la ricerca sul tema delle trasformazioni identitarie (o mutanti), sul corpo virtuale e post-organico, o sul sesso virtuale. Tematiche che l'immaginario del Comando capitalista ha cercato in quegli anni e ancora oggi di governare e sussumere, attraverso mistificazioni e manipolazioni che percorrono i più svariati generi culturali e mediali, oltre agli ambiti specifici del loro sviluppo scientifico ed industriale. Una breve e sicuramente troppo generica riflessione è stata inoltre fatta su alcune delle derive esoteriche che hanno intrecciato gli ambiti dello sviluppo delle nuove tecnologie digitali e telematiche.
Con particolare attenzione è stato invece ricostruito il contesto di sviluppo informatico e telematico in atto in quell'inizio anni Novanta, nell'ottica di individuarne le sottostanti forme di Comando capitalista: ripartendo da un discorso sull'origine dell'informatica in Italia ci si è concentrati sulle storie dello sviluppo che dopo la meteora del Videotel ha portato all'avvento del World Wide Web e dei paralleli fenomeni di trasformazione economica verso le privatizzazioni ed il cosiddetto libero mercato. Uno specifico approfondimento è stato fatto sulle nuove politiche governative da parte degli Stati Uniti e della Comunità Europea (citando la Convenzione di Shengen, il Trattato di Maastricht e le politiche del WTO) ed i loro riflessi sulla politica e lo sviluppo economico ed industriale del nostro Paese. In tale contesto sono presentate le novità conseguenti alla nascita dei primi Internet Provider e del dibattito su monopoli pubblici e privati, così come la guerra sull'affermazione dei browser tra Internet Explorer e Netscape, il nascente nuovo modello di telelavoro, o di Video on demand, conseguente, quest'ultimo, al boom dei decoder e della nuova TV digitale. Un discorso specifico è stato fatto sulla nascita in quegli anni delle prime forme di pubblicità sul Web.
In tale contesto di sviluppo e trasformazioni tecnologiche un capitolo del Volume 2 ha voluto approfondire la tematica del controllo dell'immaginario sociale svolto attraverso le nuove tecnologie e le duplici e conflittuali richieste di privacy che hanno accompagnato tali sviluppi. Alla denuncia critica mossa su tali temi dall'area della controinformazione antagonista, si è sovrapposta una narrazione che da una parte emergeva dagli ambiti della letteratura, in particolar modo di fantascienza, e dall'altra dai principali poteri mediali di tipo mainstream, che non si limitava a spostare e smussare la portata del discorso critico, ma, per altri versi li mistificava e criminalizzava. In tale contesto di riflessioni sono stati descritti non solo i temi della privacy e dell'anonimato in Rete, ma anche alcuni nuovi sviluppi tecnologici come i motori di ricerca, i nuovi agenti intelligenti, il Clipper Chip e il Pgp, oppure le nascenti forme di criptovalute. Sempre in tale contesto è stata fatta una breve riflessione sui temi della veridicità dell'informazione e delle cosiddette "fake news", così come sul tema dell'informatica e oblio.
Gli ultimi due capitoli introduttivi alla nuova ricerca hanno voluto
descrivere la forte repressione che è stata operata dalle Istituzioni in
modo parallelo alle strategie discriminatorie e criminalizzanti mosse
dai sistemi finanziari ed economici verso ogni forma e modello di
sviluppo del settore informatico e telematico che non si piegava alle
logiche del mercato capitalista. Sono descritte le varie forme di
criminalizzazione mosse verso l'area degli hacker e dei virus
informatici, attraverso narrazioni mediali che ne esageravano
costantemente la minaccia e che divenivano l'occasione per reprimere,
con essa, ogni forma di antagonismo critico che contestasse il modello
della proprietà privata, della mancanza di cooperazione e fratellanza, o
invocasse il riconoscimento dei diritti civili e sociali basilari di
ogni cittadino in Rete. In tale contesto è stata descritta la vicenda
del Communications Decency Act, così come di altri tipi di
censura o timori sullo sviluppo dei bambini in Rete. Un nuovo accenno è
stato anche approfondito sul rapporto tra lo sviluppo degli antivirus e
il mercato che ruota intorno ad essi, oltre che intorno alla
duplicazione di supporti di contenuti audiovisivi e informatici.
La repressione della scena hacktivist, o semplicemente amatoriale,
operata con particolare durezza intorno alla metà degli anni Novanta
conclude questa parte introduttiva del lavoro di ricerca. Viene
descritto il suo antecedente avvenuto negli Stati Uniti con l'Operazione Sun Devil del 1990 e la conseguente nascita dell'Electronic Frontier Foundation.
Nata come organizzazione di difesa dei diritti civili in Rete, anche
tale organizzazione ha prestato il fianco alle ambigue manovre politiche
dei Repubblicani statunitensi, che altro motivo non avevano se non
quello di seppellire ogni residuale forma di "Welfare State" negli Stati
Uniti; così come la cosiddetta "Ideologia Californiana" è una forma di
narrazione verso il progresso tecnologico che viene aspramente
contestata da una certa area del pensiero critico internazionale, oltre
che italiano. In tali contesti viene descritta la repressione che le
forze dell'ordine mossero in Italia nel 1994 attraverso la cosiddetta
operazione "Hardware 1", meglio conosciuta e rinominata come "Italian
Crackdown", un termine che cita il libro The Hacker Crackdown pubblicato da Bruce Sterling nel 1992 per narrare le vicende della già citata Operazione Sun Devil.
Tale operazione di polizia - che ricorda tanto quanto successe qualche
anno dopo, nel 2001 a Genova, quando si volle reprimere ogni forma di
media indipendente nella Scuola Diaz, in occasione delle contestazioni
al G8 -, fu in quella metà degli anni Novanta un chiaro segnale di
dominio del nuovo modello del Comando capitalista. Un abuso
ingiustificato (come dimostreranno negli anni successivi gli esiti delle
indagini e dei processi) che faceva capire quale fosse la volontà di
difendere con ogni mezzo necessario gli interessi della nuova economia
emergente.
E' in questi contesti che si strutturano e prendono maggiormente
forma nel futuro, oggi nostro presente, le culture e le pratiche
dell'Hacktivism che cercano di far prevalere valori, idee e modelli del
bene comune sull'egoismo economico che accompagna le recenti ed attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
I due nuovi Volumi della ricerca inaugurata nel 2019 con la pubblicazione del Volume 1 (150 copie numerate e circa 600 pagine ciascuno, in formato 23,5x29,5
cm), sono stati realizzati da Tommaso Tozzi e patrocinati, prodotti e
distribuiti gratuitamente dall’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si suggerisce di leggerne il contenuto in formato digitale su PDF, vista
l'enorme mole di migliaia di link (interni ed esterni) contenuti nei
file PDF dei tre Volumi, oltre alla possibilità di fare in modo rapido
ricerche per parola chiave all'interno dei file digitali.
I Volumi 2 e 3 estendono la ricerca al periodo 1990-1996, attraverso la presentazione cronologica e commentata di una ulteriore vasta raccolta di documenti (ripresi da articoli, saggi, periodici, conferenze, Bbs, siti web, mailing list, eventi e molto altro ancora) che descrivono l'evoluzione all'inizio degli anni Novanta delle principali radici dell’Hacktivism in Italia.
I tre volumi che narrano tali vicende e che compongono l'insieme della ricerca possono essere scaricati ai seguenti link:
Appendici: